Review published in Darkitalia.it in January, 26, 2013. Language: italian
Notevole gruppo spagnolo, questi Aura Noctis con Vitae Proelium propogono un Gothic di stampo Neo-classico.
Non mancano pezzi di intensa suntuosità quasi operistica e da “requiem” (Vitae Proelium, Inner Chaos, Amissi, interamente strumentale) che piaceranno a chi già ama Stoa e Die Verbanntenn Kinder Evas, alternati a pezzi più intimisti e minimalisti, (Omnia in anima manent, Un Lugar, e El cantar de las hojas, sorte di ninnananne, la pallida e fragile Dances of the soul, uno dei pezzi migliori dell’album, insieme alla cupissima e drammatica Frater Mortis, arricchita da vocals maschili); a una voce leggermente lirica, se ne contrappone una vibrante tonalità più piene e passionali, dolenti, in cori “quasi gregoriani” al femminile. Ricordano anche gli Elend, nei passaggi più ombrosi (la già citata Frater Mortis o Lautir), ma rispetto a loro sono meno appesantiti e le canzoni sono impostate a derive più dinamiche e soffuse. Arevaci vede l’influsso dei Dargaard/Artesia, con quel suono sospeso in una Terra di Mezzo di secoli ormai lontani; altro pezzo notevole.
In conclusione: gruppo che ha le carte in regola per farsi apprezzare; non saranno famosissimi, forse “penalizzati” dalla provenienza geografica “così distante dalla Mecca tedesca” ma meritano l’ascolto, malgrado non propongano nulla personale o “rivoluzionario”, limitandosi a seguire i canoni del genere.